Non ci sono più Angeli

 

S. Paolo presenta l’innesto del divino sull’umano, la pianta vegeta e buona che rende fruttifero l’albero selvatico.
Mistico perché indica un unione soprannaturale, per noi misteriosa se la consideriamo con gli occhi terreni, ma non per questo meno reale delle grandi realtà che vediamo e palpiamo.
Questa verità, che ci porta alla considerazione del fine soprannaturale che ci attende e ci dice la grande dignità in cui siamo stati costituiti, va considerata alla luce della parola di Gesù e dell’insegnamento di San Paolo. Fin d’ora però, anche nella sola spiegazione ed affermazione possiamo intravvedere punti che rivoluzionano i rapporti ed i valori umani.
Un corpo non può odiare le proprie membra; soffre a causa del malessere di uno e se ne priva soltanto in vista del bene totale dell’organismo. Così nella vita del Cristiano: il fratello non può odiare il fratello, perché questo è membro del corpo mistico di cui Cristo è il Capo.
Ogni membro in questo corpo ha una funzione propria, come nel corpo umano, per cui non tutti sono apostoli, profeti, ecc. ma ciascuno ha una caratteristica finalità a beneficio di tutto l’organismo.
L’unica condizione per conservare questa grande operosità nel Corpo mistico di Gesù Cristo è di rimanere in Lui, restare uniti al Corpo mediante il vincolo della grazia. Soltanto così si può fare parte di questo corpo ed avere le grandi e sublimi finalità del Capo. Gesù Cristo così vive ancora nel nostro secolo nel fratello che incontriamo o che salutiamo, perché compiendo anche la più piccola delle opere caritative verso i fratelli l’abbiamo fatta a Lui: “mihi fecistis”. Così questo mezzo offre a ciascuno di noi la possibilità di manifestare, mediante la carità verso il prossimo, l’amore e la devozione che abbiamo verso di Lui. E’ tutta questione di fede! Ma da questo punto sono partiti i Santi e per questa ragione li vediamo chini dinanzi ai propri fratelli.
In questa maniera abbiamo la sublime realtà, Gesù anche oggi, attraverso i sofferenti uniti a Lui nel vincolo della Grazia, continua la sua passione e, giorno per giorno, la completa «per la salvezza di molti ».
Sublime realtà che schiude orizzonti sempre nuovi e rende bella ed attraente anche una vita dolorosa e martoriata, perché la vitalità sovrabbondante del più piccolo membro del Corpo Mistico di Cristo, va a beneficio e gloria di tutto l’organismo

Il mio Angelo era l’Angelo di tutti, era speciale, perchè non viveva per se stesso, e in questo era unico. Non aveva paura di chi poteva uccidere il corpo con cattive impressioni, calunnie e menzogne, ma era Dio in lui e lui in Dio Incarnava la promessa: vi mando nel mondo, siate luce del mondo, come il Padre ha amato Me anche io vi mando a rappresentare ciò che sono stato Io per voi. Perchè chiunque vede voi vede Me. Ecco perchè quando ci amiamo in Lui risorgiamo in una visione di gioia immensa… In quel come è bello per noi stare qui…  E con gli stessi sentimenti ci amiamo.  Ma il mondo soggetto al peccato ODIA l’Amore di Dio perchè non lo può vedere e nemmeno sentire. Non sopporta la presenza di Dio che lo invita  riflettere sul fatto che dura poco questo tempo e che la vera vita non è questa.

Ma se chi dovrebbe testimoniare questo Amore è più spietato di coloro che vorrebbe condurre a Dio, non puoi certo testimonare questa gioia e percò allontani con l’orgoglio quella Grazia che Dio infonde in te  per farSi riconoscere.

Infatti noi ci riconosceremo in virtù di quell’Amore che racchiude la pienezza della Carità!! E perciò nessuno potrà dirci come dobbiamo pensare, chi dobbiamo scansare, come ci dobbiamo comportare, se ciò non identifica le vere regole della caritià fraterna.

Il discernimento si sperimenta con la vita, non seguendo le leggi carnali di auto porotezione, sospetto o rifiuto che i serpenti vi instillano così ben voilentieri con la scusa di volervi proteggere. E sapere cosa è giusto o sbagliato deve avere una logica, non tutto e puro pettegolezzo

Perchè il male che compie talvolta chi è chiamato a guidare le pecore, può distruggere la psiche, distrugge la speranza, la fiducia. Quante persone non ritornano in Chiesa?  Non sono affari loro se sei stato tu la causa… e possono non riprendersi più, se non sono abbastanzi forti, e spesso li potrete ritrovare in mezzo ai lupi. Ma la responsabilità di chi ce li ha condotti  si paga con l’eternità, se non ne prenderete coscienza!

Io devo la forza alla presenza di Dio, Lui non mi fa desistere ma sa quento avrei bisogno di un amico come Padre Adolfo è una marcia in più sulla strada del cielo si possono unire le forze per realizzare i disegni di Dio ma senza l’umiltà non ci sono strade per noi.

 

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